Valentino Zeichen
Valentino Zeichen nato a Fiume ma trasferitosi a Roma subito dopo la guerra, è stato uno dei maggiori poeti italiani.
Valentino Zeichen è presente nelle più importanti antologie di versi e negli anni ha pubblicato svariati libri esplorando i generi letterari più diversi, dal romanzo al dramma teatrale. Tra le raccolte di poesie: Area di rigore (1974), Ricreazione (1979), Pagine di gloria (1983), Museo interiore (1987), Gibilterra (1991), Metafisica tascabile (1997), Neomarziale (2006) e Casa di rieducazione (2011). Negli Oscar Mondadori è apparsa la raccolta di tutte le sue poesie. Per la Fazi Editore, ha pubblicato Ogni cosa a ogni cosa ha detto addio (2000), Passeggiate romane (2004), Aforismi d’autunno (2010), Il testamento di Anita Garibaldi (2011) e La sumera (2015).
di Valentino Zeichen
POESIA
Si dice che la poesia
manchi di vero slancio,
che non sappia più volare
poiché non più sorretta
dai grandi angeli alati.
Che farci? È un mondo
di poeti atei che volano
preferibilmente in aereo.
da Casa di rieducazione (2011)
SCAVARE O NON SCAVARE
Qualsiasi aria ossida
il vanto delle scoperte.
Straniero, quando vedi
degli scavi in corso
distogli lo sguardo
e volgi altrove.
La vista di nuovi ruderi
ti falsa la mappa turistica
e non alza d’un piolo
l’inarrivabile scala
delle vestigia rinvenute.
In nostra assenza
affideremo il sottosuolo
alle poste cosmiche
affinché lo destinino
ai posteri ignoti,
a futura memoria di noi,
secondo il Canone Occidentale.
da Ogni cosa a ogni cosa ha detto addio (1997)
L’ARTE DELLE CONSERVE
Declina l’estate matura
di frutti newtoniani
che la fata delle confetture
conserva in vasi sterili,
dalle confezioni durevoli.
Mentre il cuoco si duole
per la deperibilità dei cibi
e la volatilità degli odori.
Cosa ti sovviene dell’infanzia?
marmellate, mai pietanze.
da Neomarziale (2006)
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