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Luna di José Hierro

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Luna di José Hierro

 

Una poesia sulla nostra impermanenza, qui sulla terra siamo precari e provvisori, quando ce ne andremo la luna continuerà a esserci, anche se  la luna, in quanto materia, è destinata anch’essa a scomparire.

 José Hierro Luna

Tamburello dei secoli per addormentare l’uomo
imprigionato nel cuore muto dell’universo.
Mezza mela d’oro da mangiare per il bambino
finché non si sentirà eterno.

Alberi, ponti, torri, montagne, mari, strade.
E tutto ciò che va alla deriva svanirà.
Quando essi non vivono più, nello spazio, liberi,
tu continuerai a vivere.

E quando ci stanchiamo (perché dobbiamo stancarci).
E quando ce ne andremo (perché vi lasceremo).
Quando nessuno si ricorda che un giorno moriremo
(perché moriremo).

Tamburello dei secoli per addormentare l’uomo,
mezza mela d’oro che misura il nostro tempo,
quando non sentiamo più, quando non saremo più,
tu continuerai a vivere.

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José Hierro Luna

Pandereta de siglos para dormir al hombre
preso en el corazón mudo del universo.
Media manzana de oro para que el niño coma
hasta sentirse eterno.

Árboles, puentes, torres, montes, mares, caminos.
Y todo a la deriva se irá desvaneciendo.
Cuando ellos ya no vivan, en el espacio, libre,
tú seguirás viviendo.

Y cuando nos cansemos (porque hemos de cansarnos).
Y cuando nos vayamos (porque te dejaremos).
Cuando nadie recuerde que un día nos morimos
(porque nos moriremos),

pandereta de siglos para dormir al hombre,
media manzana de oro que mide nuestro tiemo,
cuando ya no sintamos, cuando ya no seamos,
tú seguirás viviendo.

 

José Hierro del Real, una delle voci più rappresentative della poesia spagnola del dopoguerra, è nato a Madrid il 3 aprile 1922 e morto nella stessa città il 21 dicembre 2002. Trascorse la sua adolescenza nella città di Santander, in Cantabria nel nord della Spagna e fu imprigionato in gioventù per motivi politici. Le sue opere principali sono: “Tierra sin nosotros” (1947); “Con las piedras, con el viento” (1950), “Libro de las alucinaciones” (1964). “Agenda” (1991), “Prehistoria literaria” (1991), “Emblemas neurorradiológicos” (1995); “Cuaderno de Nueva York” (1998); le raccolte “Antología poética, 1936-1998” (1999), “Sonetos completos” (1999), “Antología personal” (2001) e “Guardados en la sombra” (2002).